CULTURA & TURISMO A LUCCA Post Elezioni


La riconferma del Sindaco uscente se tranquillizza in generale nello specifico richiede una legislatura di profonda revisione delle politiche e delle strumentazioni istituzionali fino ad oggi perseguite inspecie per quanto riguarda i comparti della Cultura e del Turismo nella città.

Si intende qui per Cultura il complesso degli Eventi annuali e poco altro (purtroppo) e per Turismo sopratutto quello dei Visitatori e soggiornanti (sempre meno).

I due comparti però danno lavoro con le connessioni territoriali e commerciali a quasi la metà della popolazione adulta residente e producono oltre il 25% di PIL cittadino facendo affluire alle casse comunali tra imposte varie (soggiorno, etc.) e concessioni di spazi e usi più della metà delle entrate complessive annue.

Per dire che il territorio ha senza dubbio esigenze anche diverse ma che questi sono riferimenti che impongono una politica molto più attenta e coraggiosa di quella amministrata nella passata legislatura, anche perchè l'effetto spontaneo di attrazione turistica si riduce progressivamente e alimenta con difficoltà i ritorni in una città recensita e considerata come poco qualificata per essere d'Arte, priva dei servizi essenziali (orientamento, mobilità, igiene) , scarsamente accessibile per il viaggiatore, Muracentrica come attrattore, con aspetti speculativi nei servizi di ristorazione e nell'ospitalità dove la qualità quasi mai si sposa con i prezzi sopportati e scompaiono dalle guide quei piccoli santuari dell'eccellenza gastronomica lucchese dolciaria, popolare, di classe.

INIZIATIVA TURISTICA ha censito tutte le proposte , le idee, le intuizioni, che i candidati hanno profuso in queste settimane di campagna elettorale, l'associazione ha sede legale proprio a Lucca e giustamente è da qui che deve partire una riflessione sul perchè nessuno dei candidati ha parlato di riorganizzare gli uffici comunali del Turismo e e della Cultura se non con un rapido accenno all'accorpamento ed ad una Consulta fantasma già in essere da rafforzare. Ma noi invece restiamo stupefatti e sconcertati che ancora non siano arrivate a Lucca quelle procedure e buone pratiche di amministrazione politica da un lato e operativa (ingegneria istituzionale, digitalizzazione, engagment) dall'altro che impongono al Comune di partire con l'idea progettuale del Turismo Lucchese già organizzata nei comparti da amministrare. Ad esempio suddividendo competenze , analisi e ricerca, censimenti e valutazioni, recepimento progetti e assistenza tecnologica, insomma il governo locale dei comparti in 4 Uffici interconnessi riportanti al politico di turno Assessore e proprio ufficio, che ricomponendo mansioni e prestazioni tra dipendenti e funzionari e operatività esterna di volontariato, scuola-lavoro, tutors, avvi le attività in direzione a) dei Beni Culturali e Artistici b) dei Percorsi e Itinerari Fuori Mura c) della Qualità in Accoglienza e Ospitalità e infine d) delle Comunicazioni Digitali e Promozionali.

Di che cosa si dovrebbero occupare questi Uffici , fondamenti del nuovo design istituzionale e bracci operativi della politica comunale derivante dal Piano di Mandato e/o Conferenza annuale dei Servizi Turismo e Cultura così come promessa dal candidato vincente durante la campagna elettorale ??

Intanto ricompattare gli obiettivi su quanto sarà di competenza evitando doppioni e fughe di inziative, rendere operative le scelte concordate, affermarsi come spazi di ricerca ed elaborazione sulle nuove metodologie di DMO, comunicazione e messaggio sensoriale, interventi sulla Reputation, strumenti di coinvolgimento delle risorse cittadine sopratutto giovani innescando programmi di scuola-lavoro, praticantato, stage, chiamando come drivers i nuovi esperti tutor della Destination Managment, appprezzando infine forme di prestazione volontaria delle varie associazioni insistenti sul suolo lucchese. (continua)

M.Claroni