ITACA' A LUCCA : DISINCANTO E DELUSIONE

L'edizione zero di ITACA a Lucca poteva certamente andare meglio : per la comunicazione, per il coinvolgimento di associazioni e operatori, infine per i rapporti istituzionali.

Sulla comunicazione e promozione sia digitale che cartacea abbiamo dovuto registrare ritardi operativi per la consegna delle grafiche, il materiale come le cartoline sono arrivate appena il giorno prima, mentre i roll-up fondamentali in zona di passaggio come le Mura Urbane di Lucca, non sono stati stampati per eccessivo ritardo nella consegna della grafica, naturalmente l'assenza di una vasta conoscenza dell'evento ha pesato sulla partecipazione e anche sul morale degli operatori aderenti che contavano su un Festival che reclutasse visitatori , turisti e interessati, certo una visione commercialistica e non solidale ma che di fatto ha pesato anche sul bilancio dell'evento, ora senza contributo comunale pesantemente negativo. Le istituzioni dei comuni circostanti e del Comune di Lucca sede della manifestazione, potevano giocare un ruolo importante per quanto si diceva prima, promuovere e coinvolgere, ma per diversi motivi sono rimasti a guardare, in alcuni casi hanno voluto curiosare sui significati e sui valori portanti di IT.A.CA', in altri addirittura hanno manifestato una sottile ostilità, come proprio il Comune di Lucca, fin dall'inizio con i suoi burocrati contrariati da una autonomia organizzativa che INIZIATIVA TURISTICA rivendicava e dalla prospettiva con cui si guardava al Turismo Lucchese passato e futuro. Per cui da 50mila euro promessi si è deliberata una determina di 5000 euro contributo valido in caso di spese fino a 7000 euro (se si pensa che solo i costi di pratica autorizzativa, allestimento mostra, e stampa , richiedevano per oltre 5000 euro ad una associazione che investe sopratutto sulla propria accoglienza e formazione dei volontari e che quindi non è stata in grado di gestire correttamente un budget sostenibile)

e mentre crescevano divieti di diversa natura che hanno ridotto il campo di azione dell'evento, dal prato all'orto botanico tutto si è svolto nella casermetta, e il giorno prima della data di inizio di IT.A.CA' a Lucca, senza alcuna comunicazione nei nostri confronti, il Comune di Lucca pensava bene di lanciare il Festival del Pellegrinaggio dove investivano e promuovevano come volevano partecipazione e coinvolgimento, addirittura mettendo in programma gli stessi Cammini di IT.A.CA' a Lucca.

Naturalmente di quanto sopra, che può lasciare sgomenti , abbiamo ampie prove documentarie e testimonianze.

I risultati di tutto questo si possono immaginare, ma abbiamo comunque registrato solidarietà, sopratutto dal team associativo che ci ha lavorato , dalle case editrici che hanno inviato i testi richiesti per il botteghino editoriale, di alcune associazioni che si erano impegnate a sviluppare i turismi del cammino, naturalistici, responsabili.

Scavare nelle ceneri di questo nostro fallimentare passaggio biografico, per trovare il calore o addirittura delle briciole di fuoco, si potrebbe per pagine ( Covid, sponsor mancati, personaggi volatilizzati, risorse umane inadeguate, impegni in contemporanea ) ma sarebbero esercizi di scrittura e analisi e neanche tanto opportuni e corretti.

Le foto allegate danno anche loro il senso di una delusione e un disincanto malinconico che hanno segnato questa edizione zero di IT.A.CA' a Lucca.